ELETTROCARDIOGRAMMA DA SFORZO: rappresenta una delle indagini di maggiore impiego in cardiologia. L’indicazione a questo tipo di esame è rappresentata dal sospetto di un’ostruzione delle arterie coronarie capace di determinare l’insorgenza di ischemia (ipossigenazione) del muscolo cardiaco principalmente durante sforzo fisico o emozione, quando le richieste energetiche del cuore aumentano come in ogni altro muscolo sottoposto ad esercizio. La manifestazione clinica avvertita dal paziente è il classico dolore cardiaco, con sede retrosternale, scatenato da uno sforzo o da altre situazioni di stress (emozione o freddo intenso, ecc.), che costringe il soggetto ad interrompere l’attività fisica. La prova si svolge sottoponendo il paziente ad uno sforzo fisico progressivo (al cicloergometro o su tappeto rotante) controllando la risposta della frequenza cardiaca della pressione arteriosa e dell’elettrocardiogramma. Quest’ultimo, in presenza di ischemia cardiaca indotta dallo sforzo, subisce una serie di modifiche altamente specifiche che consentono di diagnosticare la presenza di stenosi coronariche.
L’elettrocardiogramma da sforzo è utile inoltre nel controllo dei pazienti già sottoposti a interventi di rivascolarizzazione miocardica per verificare l’effetto della procedura o in pazienti in terapia medica per verificarne l’efficacia.
L’esame dura generalmente 30 minuti.